Dove finiscono i residui del termovalorizzatore?


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La combustione dei rifiuti e il processo di depurazione dei fumi producono diversi tipi di residui, pari a circa il 25% della materia iniziale. La maggioranza sono scorie, le parti che residuano dalla combustione dei rifiuti, come ad esempio i materiali metallici. Una volta cadute dalla griglia, le scorie vengono prima raffreddate in acqua e, quindi, trasportate in una fossa di accumulo. Durante il percorso su nastri, speciali elettrocalamite attirano eventuali residui ferrosi, successivamente destinati al riciclo. Le scorie sono classificate come non pericolose e vengono utilizzate da aziende specializzate e inviate ai cementifici.

Vi è, però, anche una minima parte di residui pericolosi che contengono sostanze inquinanti: le ceneri leggere, prodotte dall’attività dell’elettrofiltro, e i prodotti sodici residui, ossia ciò che viene trattenuto dal filtro a maniche. Entrambi sono stoccati in silos per poi essere inviati ad impianti specializzati che li sottopongono a inertizzazione, un processo che li rende pronti per essere recuperati o smaltiti.


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