Monitoraggio ambientale

Per garantire il massimo controllo sull’impatto ambientale del termovalorizzatore TRM ha predisposto un Piano di Monitoraggio che prevede rilevazioni continue e periodiche su una serie di parametri. Secondo quanto prescritto, il Piano di Monitoraggio è iniziato dalla caratterizzazione del Bianco Ambientale, indagine che ha consentito di fotografare la situazione ambientale prima della realizzazione dell’impianto. Il monitoraggio è proseguito durante la costruzione dell’impianto e continua a tutt’oggi durante la fase di esercizio.

Sistema di monitoraggio delle emissioni

Durante la fase di esercizio dell’impianto, il monitoraggio ambientale è effettuato attraverso il Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (Sme), che analizza i flussi gassosi generati dalla combustione dei rifiuti in tre punti diversi del processo: in caldaia, a monte del sistema di trattamento dei fumi e a camino. L’impianto è dotato di strumentazioni in grado di analizzare i fumi già in caldaia e prima del loro stesso trattamento: nel caso in cui fosse necessario, queste operazioni consentono di regolare il funzionamento del termovalorizzatore per limitare al massimo la creazione di inquinanti ben prima della fase di depurazione. A camino, infine, ogni linea dispone di due serie identiche di analizzatori.

I parametri emissivi sono monitorati sia in continuo (monossido di carbonio, acido cloridrico, acido fluoridrico, ammoniaca, ossidi di zolfo, carbonio organico totale, polveri e ossidi di azoto) sia con prelievi periodici (diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici e metalli), secondo le tempistiche indicate dalla normativa. Benché non sia previsto dalla normativa e attualmente non esista una strumentazione analitica in grado di misurare in tempo reale il valore di diossine e furani, TRM si è dotata di un sistema di rilevazione continuo che utilizza campionatori automatici (uno per ciascuna linea di combustione) per raccogliere gli inquinanti in fiale successivamente inviate a laboratori specializzati e certificati.

La tabella sottostante mostra i parametri misurati dall’impianto e i limiti emissivi autorizzati dall’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)*: i valori indicati si riferiscono al limite di emissione media giornaliera.

PARAMETROUnità di misuraValori autorizzati
Polverimg/Nm 35
Acido Cloridrico (HCl)mg/Nm 35
Acido Fluoridrico (HF)mg/Nm 30,5
Ossidi di Zolfo (SO2)mg/Nm 310
Ossidi di Azoto (NOx)mg/Nm 370
Carbonio Organico Totale (TOC)mg/Nm 310
Monossido di Carboniomg/Nm 350
Ammoniaca (NH3)mg/Nm 35
Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)mg/Nm 30,005
Diossine e Furani (PCDD + PCDF)ngTEQ/Nm 30,05
Cadmio e Tallio (Cd+Tl)mg/Nm 30,03
Mercurio (Hg)mg/Nm 30,05
Zinco (Zn)mg/Nm 30,5
Metalli pesanti (Sb+As+Pb+Cr+Co+Cu+Mn+Ni+V+Sn)mg/Nm 30,3

* Concessa con Determinazione del Dirigente Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche n. 27-3956/2012.

NOTA: La normativa nazionale non impone la misurazione dei parametri NH3 (Ammoniaca), Zn (Zinco) e Sn (Stagno); l’autorizzazione concessa a TRM ne prevede cautelativamente la misurazione.

La centralina di Monitoraggio dell’aria

A ulteriore conferma dell’attenzione dedicata al controllo delle emissioni, nell’ottobre 2012 – cioè ben prima dell’entrata in funzione dell’impianto – TRM ha installato nel comune di Beinasco (giardino Aldo Mei, frazione Fornaci) una centralina di monitoraggio. Gestita da ARPA, la centralina è inserita all’interno della rete di monitoraggio del Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria e misura le concentrazioni in atmosfera degli inquinanti presenti nell’aria. La struttura è in grado di misurare in continuo ossidi di azoto, benzene e altri idrocarburi aromatici, inoltre campiona periodicamente il particolato PM10/2,5 e le deposizioni al suolo per poter determinare i quantitativi di metalli, IPA, diossine e mercurio. Completa la dotazione della centralina lo strumento dedicato al campionamento delle diossine in aria.

Per consultare i dati della centralina vai su: http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa/index.shtml