Processo di termovalorizzazione
Processo di termovalorizzazione
Funzionamento
Bruciando i rifiuti ad una temperatura di oltre 1000° C, il termovalorizzatore di Torino recupera l’energia in essi contenuta, producendo contestualmente elettricità e calore.
L’impianto può operare in assetto esclusivamente elettrico oppure in assetto cogenerativo, cioè fornendo sia energia elettrica sia energia termica per il teleriscaldamento.
In assetto cogenerativo il termovalorizzatore genera, ogni anno, circa 133.000 MWh di calore per teleriscaldamento (l’energia termica in grado di scaldare circa 10.000 abitazioni da 100mq) e l’elettricità consumata da circa 180.000 famiglie (358.000 MWh).
Il recupero dell’energia contenuta nei rifiuti consente di risparmiare circa 78.000 tonnellate l’anno di combustibile fossile, contribuendo a tutelare l’ambiente e a generare un’economia sostenibile.
Conferimento
L’impianto è autorizzato a trattare rifiuti solidi urbani residui da raccolta differenziata e rifiuti speciali assimilabili agli urbani – in entrambi i casi esclusivamente non pericolosi.
Per il conferimento, l’Associazione di Ambito Torinese per il Governo dei Rifiuti – ATO-R definisce nel Piano d’Ambito precise priorità di accesso di seguito descritte. L’eventuale capacità residua dell’impianto resta nella disponibilità della Società, nell’ambito delle politiche di mercato proprie e del Gruppo.
Dati di produzione
Impianto in numeri
Produzione di energia
Autorizzazioni ambientali
Fin dalla fase di avvio del progetto, TRM ha posto la massima attenzione alla sostenibilità ambientale, ossia all’impatto delle proprie scelte sull’ambiente e sulla popolazione delle comunità coinvolte nella gestione del termovalorizzatore.
TRM agisce secondo principi di sicurezza, tutela ambientale e responsabilità sociale