28 Novembre 2014
In occasione dell’audizione congiunta della I e VI Commissione Consiliare della Città di Torino, TRM ha evidenziato alcuni significativi dati di funzionamento dell’impianto relativi all’anno in corso.
Il termovalorizzatore è stato avviato a rifiuto, per la prima volta, il 19 aprile 2013, il successivo 1° maggio è iniziato l’esercizio provvisorio che è durato 12 mesi (fino al 1° maggio 2014), durante i quali l’impianto è stato gestito dalla stessa ATI (con capogruppo CNIM) che si era occupata della costruzione. Dopo una fase di ulteriore affiancamento e formazione, infine, il 5 settembre 2014 si è verificato il definitivo passaggio della gestione dall’ATI a TRM.
L’andamento complessivo dell’impianto nel 2014 (i dati sono aggiornati al 24 novembre) ha fatto registrare 382.066 tonnellate di rifiuti conferiti, considerando sia RSU sia RSA (oltre 450.000 da inizio attività); 266.112 MWh di energia elettrica prodotta (oltre 290.000 da inizio attività) e 142.910 MWh di Certificati Verdi maturati.
Come stabilito da un accordo interregionale di “mutuo soccorso” tra le regioni Piemonte e Liguria, dal 23 ottobre 2014 il termovalorizzatore ha accolto circa 16.000 tonnellate di rifiuti provenienti da Genova, consentendo così di far fronte ad un’emergenza in tema di gestione dei rifiuti generata dalla chiusura di una discarica. Nell’ambito di questo accordo è previsto che il termovalorizzatore di Torino accolga – entro il 31 dicembre2014 – un massimo di 22.000 tonnellate totali.
Inoltre, a testimonianza del funzionamento dell’impianto secondo le performance attese, è previsto – entro il 31 dicembre 2014 – il raggiungimento dell’obiettivo di 421.000 tonnellate di rifiuti conferiti, in linea con l’autorizzazione concessa all’impianto dalla Provincia di Torino.
Sono, infine, stati anticipati alcuni primi dati economici parziali relativi all’esercizio 2014 (dati aggiornati a ottobre 2014 – 10 mesi): i ricavi derivati dai conferimenti ammontano a € 35.867.000, quelli generati dalla vendita dell’energia elettrica immessa in rete a € 9.778.000, mentre i Certificati Verdi a € 12.120.000.