6 Dicembre 2013
Sono tutti ampiamente sotto i limiti previsti dalla legge i risultati delle prime analisi effettuate sulle emissioni di diossine, furani, IPA e metalli, a dimostrazione della sicurezza del termovalorizzatore nonché dell’attenzione per la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Le prime rilevazioni sono state effettuate sulla Linea 1 (la prima ad entrare in funzione) e si riferiscono al prelievo – avvenuto nel mese di ottobre di quest’anno – che ha interessato i seguenti parametri: diossine e furani (PCDD+PCDF), mercurio (Hg), cadmio e tallio (Cd e Tl), zinco (Zn), idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e una sommatoria di metalli (Sb+As+Pb+Cr+Co+Cu+Mn+Ni+V+Sn). Nel caso degli IPA, del Mercurio, dello Zinco e degli altri metalli non è stato possibile definire il valore esatto in modo preciso perché addirittura inferiore al limite di rilevabilità degli strumenti a disposizione.
Si ricorda che, a differenza di altri parametri (monossido di carbonio, acido cloridrico, ammoniaca, ossidi di zolfo e azoto, carbonio organico totale, polveri totali, mercurio) che vengono misurati “in continuo” da TRM (e monitorati da ARPA), per diossine, furani, IPA e metalli – non esistendo metodologie scientificamente accreditate per la misurazione in continuo – la normativa vigente prevede esclusivamente misure periodiche trimestrali per ciascuna linea in una fascia oraria stabilita: gli inquinanti vengono raccolti in fiale, che vengono – successivamente – inviate ad un laboratorio specializzato e certificato ed analizzate.
I risultati completi dell’analisi sono consultabili sul sito web di TRM, che ne ha dato comunicazione agli enti di controllo (Provincia di Torino e ARPA) e alle amministrazioni comunali limitrofe all’impianto facenti parte del Comitato Locale di Controllo. I risultati della misurazione della Linea 2 sono previsti entro la fine dell’anno.
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