TRM S.p.A. (Trattamento Rifiuti Metropolitani) è la società del Gruppo Iren che ha progettato, costruito e – attualmente – gestisce il termovalorizzatore della Città Metropolitana di Torino ai sensi del Contratto di Servizio con ATO-R.
Il termovalorizzatore è un impianto finalizzato al trattamento dei rifiuti non altrimenti recuperabili a valle della raccolta differenziata. Valorizza l’energia in essi contenuta producendo elettricità e calore e costituisce, pertanto, l’anello conclusivo del sistema integrato di gestione dei rifiuti. Bruciando i rifiuti a elevata temperatura, il termovalorizzatore di Torino genera nuova energia da immettere in rete, collegando cosi l’inizio e la fine del ciclo produttivo: la valorizzazione dei rifiuti mette in circolo l’energia.
Modello di Organizzazione e Gestione ex Dlgs 231/01
Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 (D.Lgs.231/2001) ha introdotto una rilevante novità nell’ordinamento italiano, prevedendo una forma di responsabilità, definita amministrativa, ma equiparabile a quella penale, a carico delle persone giuridiche, società o associazioni, anche prive di personalità giuridica, per alcuni reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’Ente, da soggetti in posizione “apicale” o da coloro che sono sottoposti alla direzione o vigilanza di questi ultimi. Tale responsabilità è autonoma rispetto alla responsabilità penale della persona fisica che ha commesso il reato e si aggiunge pertanto ad essa.
La responsabilità amministrativa della Società viene esclusa se la stessa ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione dei reati, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire i reati stessi.
La Società ha adottato un Modello di organizzazione, gestione e controllo, con delibera del Consiglio di Amministrazione, che formalizza, in estrema sintesi, l’insieme delle misure finalizzate alla prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001, nell’ambito delle attività individuate come sensibili al potenziale rischio di realizzazione di un illecito di cui al decreto medesimo.
La Società ha istituito altresì un Organismo di Vigilanza collegiale, dotato di autonomi poteri di vigilanza e controllo e nominato dal Consiglio di Amministrazione, con il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello e di curarne l’aggiornamento.